Carlo Cerrano - Stefano Goffredo - Donata Luiselli - Mariana Machado Toffolo - Arianna Mancuso - Chiara Marchini - Francesco Regoli
Con il termine Citizen Science (CS), o “scienza partecipata”, si intende il coinvolgimento e la partecipazione attiva e consapevole di cittadini con età, formazione e condizione sociale diverse, in attività di ricerca scientifica.
I progetti di CS hanno avuto un notevole successo nel far progredire le conoscenze scientifiche in diversi settori, dalle neuroscienze alla medicina e all’informatica, dalla climatologia all’astronomia, fino alla biologia e all’ecologia.
Uno dei primi progetti di CS è il “Christmas Bird Count” che, dal 1900, viene organizzato ogni anno negli Stati Uniti dalla National Audubon Society. L’idea nacque dell’ornitologo John James Audubon che pensò di trasformare le tradizionali battute di caccia natalizie in una conta degli uccelli delle diverse specie.
Oggi, grazie alle nuove tecnologie, la CS si sta sempre più affermando come un approccio in grado di fornire efficaci sistemi di monitoraggio per tracciare gli impatti ecologici e sociali dei cambiamenti ambientali su larga scala spaziale e temporale. Agenzie governative, istituti di ricerca e università spesso non dispongono di sufficienti fondi e personale necessari per realizzare monitoraggi su larga scala. La CS diventa così uno strumento di ricerca di eccezionale importanza che permette di raccogliere enormi quantità di dati in breve tempo. I volontari che partecipano ai progetti di CS non solo raccolgono dati utili per la ricerca scientifica, ma diventano parte del processo scientifico andando ad aumentare la propria conoscenza e consapevolezza riguardo le tematiche della ricerca.
Questo metodo può essere contestato per i presunti limiti riguardo l’affidabilità dei dati raccolti dai volontari. Benché oggi la letteratura tenda a smentire questa visione, resta di fondamentale importanza il ruolo dei ricercatori nell’integrare con metodi di affidabilità dei dati ogni progetto di CS.